giovedì 30 agosto 2012

Penultimo giorno (diario di una volontaria)





Siamo giunti ormai alla conclusione dell’esperienza, prevista per domattina.
La giornata di oggi è stata dedicata alla conclusione del lavoro sulla scuola da parte del gruppo n.1 coordinato da Adriana. Ciascuno ha dato un titolo alla sua “scuola ideale” e ha così completato il disegno.

Il gruppo n.2 coordinato da Bice ha lavorato sulla restituzione dell’esperienza del campo da parte di ogni bambino attraverso disegni e riflessioni scritte.


Il gruppo n. 3 coordinato da Daniela ha promosso l’assetto definitivo della “scuola” sul pavimento della tenda, che domani ospiterà la performance conclusiva del Campo grazie ai lavori e alla presenza di ogni partecipante.


Il gruppo n. 4 coordinato da Rossella ha riflettuto su come ciascuno vorrebbe la propria scuola, organizzando le riflessioni personali e gli elaborati di ciascuno attraverso tre punti di vista che prioritariamente dal gruppo sono stati ritenuti fondamentali per “fare la scuola”: ambiente e attrezzatura, attività da svolgervi, relazioni da instaurare e con cui crescere e vivere. Le riflessioni e i sogni dei bambini presenti ricordano che una buona scuola è possibile in molti modi, purchè si lavori insieme, si coltivi la libertà di sapere e di impegnarsi per uno scopo comune, si condividano valori importanti per la vita, ci si metta in gioco “vibrando noi per cose alte” come ricorda Don Milani, sempre, sia da studenti che da insegnanti.


Mentre i ragazzi e le docenti svolgevano il lavoro, un’equipe di CGIL ha documentato alcuni aspetti dell’esperienza del campo, intervistando le docenti, i genitori e gli altri adulti presenti, osservando con attenzione il lavoro dei ragazzi e la loro voglia di vivere, per una buona scuola.

Il primo pomeriggio vede impegnati un po’ tutti nella sistemazione e nell’allestimento generale dell’ultimo lavoro previsto, la performance di domattina.
Infine, al parco, ci si diverte giocando e leggendo storie poetiche e divertenti, che ricordano quanto sia profonda la fantasia e quanto ne abbia bisogno il mondo.



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