Accogliere
dei ragazzi che sono appena usciti da un’esperienza traumatica come un
terremoto imponeva la scelta di un percorso di accompagnamento basato su alcune
parole chiave. Le abbiamo scelte e condivise presentando lo spirito delle
attività:
–
incontrarsi e
conoscersi
–
ricominciare per
vivere serenamente la conclusione dell’estate e l’avvio alla “normalità” in
vista del nuovo anno scolastico
–
abbandonare lo
stress
–
collaborare per
definire insieme i cambiamenti
In questo modo, a fine giornata, le mani “positive” simbolo di accoglienza di voglia di vivere, di sorridere e di stare insieme hanno abbellito la tenda che ospita il campo, mostrando di tutti ciò che può portare serenità e voglia di star bene.
Il
pomeriggio è trascorso al parco adiacente la struttura, per iniziare una prima
attività all’insegna della parola-guida dell’esperienza, “trasformazione”:
osservare una realtà da tutti conosciuta per saperci trovare qualcosa di nuovo,
qualcosa di inaspettato, qualcosa di divertente o di sorprendente. Così, una
foglia diventa una barca a vela, il gruppo di tronchi di platani ricordano se
rimpiccioliti i profumati steli dei funghi autunnali, il sole che attraversa
una bottiglia ricama strani e inaspettati disegni sul taccuino bianco che
ciascuno tiene a portata di mano.
La fantasia vive nel reale, per cambiarlo e migliorarlo. È un esercizio di libertà, come i giochi e la conoscenza migliore insegnano.
La giornata si conclude provando a costruire una storia ispirata al criterio del “binomio fantastico” di Rodari: tutti insieme, raccontando cotti dal caldo del pomeriggio, ci si da appuntamento per l’indomani.
La giornata si conclude provando a costruire una storia ispirata al criterio del “binomio fantastico” di Rodari: tutti insieme, raccontando cotti dal caldo del pomeriggio, ci si da appuntamento per l’indomani.
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